mercoledì 10 giugno 2009

Il pugno chiuso di Cosimi.

La realtà simbolico-rituale spesso spiega che cosa è avvenuto molto meglio di tanti discorsi complessi. La foto di Cosimi con il braccio sinistro alzato e il pugno chiuso, con un sorriso smagliante, la dice lunga su chi ha vinto a Livorno. Se Lamberti ha, come dice Ruggeri quello che si merita (per il tradimento naturalmente) Cosimi ottiene il successo grazie alla sua fedeltà al vecchio mito del saluto comunista. Si dirà: ma è un riflesso condizionato. Lo stesso che portò, forse qualche elettore di Alemanno a sfoderare il saluto romano; con la differenza che allora si tentò il linciaggio politico accusando il sindaco di Roma di averlo esibito, cosa che fu poi smentita e mai suffragata da immagini fotografiche..E allo rase il comunismo e i sui riti e riferimenti simbolici sopravvivono a Livorno è inutile poi negarlo, dicendo con una scrollata di spalle: ma come, il comunismo non esiste più!
Da parte di Lamberti, una grave ingenuità è stata l’affermazione che in caso di ballottaggio non avrebbe mai votato per Cosimi. E’ stata l’affermazione che ha dato il destro ai comunisti del PD di scatenare una canea feroce contro lo stesso Lamberti e anche contro Taradash con i famosi spots intimidatori, che Taradash stesso, da radical-liberale ha minimizzato con senso dell’ironia, non comprendendo che nella dimensione antropologica comunista il richiamo della foresta di tipo etnico ha un effetto straordinariamente positivo ed efficace. Meraviglia che chi, come Lamberti, ha militato per decenni in quel partito non abbia “appreso ben quell’arte”.
Scrive il prof.Carlo M.Cipolla nel suo delizioso saggio Le leggi fondamentali della stupidità umana: “Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita”. E continua : “ Nessuno sa, capisce o può spiegare perché quella assurda creatura fa quello che fa. Infatti non c’è spiegazione – o meglio- c’è una sola spiegazione: la persona in questione è stupida”.
E’ quanto è accaduto alla dirigenza del centrodestra, nei rapporti, ad esempio, col sottoscritto.
Una candidatura che, come quella di Taradash, avrebbe necessitato di una capacità strategica raffinata e paziente, per individuare il tallone d’Achille della maggioranza, settori della società civile e religiosa da incontrare, del volontariato per capirne le difficoltà e i bisogni, del mondo del lavoro e delle professioni, dei giovani e dlle loro esigenze, è stata usata come una clava contundente contro alcuni dirigenti e personalità di rilievo del centrodestra stesso, col fine, magari non dichiarato, di precostituirsi un piedistallo in vista della propria carriera.
E allora si rasenta il ridicolo, con affermazioni secondo le quali far parte della lista del candidato sindaco del centrodestra indica che non si è dirigenti del PDL, oppure darsi la zappa sui piedi dicendo che avrei assunto una posizione critica perché lui e solo lui (cioè Maurizio Zingoni) non mi aveva candidato nel PDL, assumendosi così interamente , inequivocabilmente e pubblicamente la responsabilità di un atto non giustificato né giustificabile, e ddi cui dovrà immancabilmente rendere conto (magari a Berlusconi che, come lui dice, lo avrebbe nominato). La realtà è che il partito è arrivato allo scontro elettorale coma una armata Brancaleone, disorganizzato sul piano della struttura e della tattica,, senza capo né coda, con pseudo dirigenti preoccupati solo del loro orticello, senza una linea strategica e di conoscenza della realtà capace di far breccia nell’elettorato.
Dubito che l’attuale coordinatore rappresenti anche solo se stesso: figuriamoci il corpo del partito. Nei prossimi giorni ne vedremo delle belle. D’altra parte dopo cinque anni, con un trend finalmente positivo, con grandi mezzi a disposizione, ministri e dirigenti di partito venuti in città a supportare la campagna elettorale, ottenere un risultato analogo a cinque anni fa con la lista civica e meno del 4% con l’intero schieramento, è peggio del “buco nell’acqua” che Zingoni mi attribuisce per il risultato da me ottenuto cinque anni fa, in assoluta solitudine.

Guido Guastalla

Ps:complimenti per aver scelto i collegi provinciali di Antignano e Montenero! In genere i comandanti, negli eserciti seri, precedono le truppe. La prossima volta consiglierei al generale Zingoni di candidarsi nei quartieri nord; tanto per intendersi Corea e Sciangai.

2 commenti:

  1. PRRRRRRR tutti ti stanno spernacchiando!!!!

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  2. Ma quanti partiti hai girato? Un ti vergogni alla tua età sei sempre alla ricerca di qualche strapuntino.

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