martedì 21 aprile 2009

A Gerusalemme si ricorda la Shoah, A Ginevra si celebra il nazislamismo



Oggi in Israele iniziano le solenni commemorazioni della Shoah, secondo il motto:”Ricorda sempre ciò che è stato”.
Oggi in Svizzera. A Ginevra, inizierà la saga dell’odio antiebraico e l’apertura è affidata al presidente dell’Iran Mahmud Ahmadinejad.
L’Europa che minaccia di arrestare generali israeliani per aver fatto la guerra al terrorismo accolgono con tutti gli onori del caso il capo di uno stato che minaccia di distruggere un altro stato -Israele-, membro dell’ONU.
Quest’uomo che impicca donne e gay, che vorrebbe uccidere ogni ebreo nel mondo, organizzatore dell’attentato di alcuni anni fa a Buenos Aires dove morirono nel centro sociale ebraico oltre duecentocinquanta persone,, aprirà la sessione della seconda conferenza contro il razzismo e l’islamofobia in favore e promozione dell’antisemitismo.
Che cosa dire? Complimenti per l’ONU da considerarsi ormai una organizzazione islamo-nazista. Complimenti alla Svizzera che durante la II guerra mondiale accoglieva gli ebrei solo se avevano i soldi, respingendo gli altri, sul confine fra Basilea e la Germania. Un film “La barca è piena”, vincitore dell’Orso d’oro a Berlino, racconta questa infamia contro l’umanità.
Onore invece a quei paesi che hanno rinunciato a partecipare: in primis l’Italia di Berlusconi e Frattini e poi gli Stati Uniti, Olanda, Germania, Nuova Zelanda, Australia, Canada, e Israele.
Inghilterra e Francia, per non venir meno alla nomea di paesi più antisemiti di Europa, parteciperanno: dobbiamo ringraziare il Cielo che non ci sia in Italia un governo Prodi (che abbracciò all’ONU il boia iraniano) di centro sinistra che certamente avrebbe partecipato col suo ministro degli Esteri D’Alema, amico degli Hetzobollah a questa kermesse dell’odio.
Il governo israeliano ha richiamato l’ambasciatore svizzero e il primo ministro Bibi Netaniahu ha dichiarato: “Sei milioni di persone sono state assassinate in Europa che pare non abbia imparato niente. Mentre noi commemoriamo i nostri milioni di morti, loro accoglieranno l’uomo che nega la Shoah e che vuole cancellare Israele dalla mappa del mondo”.
A Ginevra stasera ci saranno manifestazioni di odio contro Israele, a Gerusalemme un ragazzo di sedici anni suonerà un vecchio violino custodito a Yad Vascem e appartenuto a Motele Schlein un piccolo partigiano ebreo di dodici anni, assassinato dai nazisti.
Ognuno ha i suoi valori e i suoi eroi. Noi abbiamo la vita, loro hanno l’odio e la morte.

Guido Guastalla
Assessore alla cultura
Comunità ebraica di Livorno

2 commenti:

  1. La sinistra si dichiara antifascista e dell'antifascismo ha fatto una bandiera, una vera e propria icona, ma poi quando si tratta d'Israele è in grado di riporre anche l'antifascismo.
    Durante la guerra con Hezbollah sostenne Hezbollah nonostante durante le adunate del partito isalmista i riferimenti in termini di rituali e di dichiarazioni, al nazismo abbondino.
    Allo stesso modo, la sinistra ha sempre appoggiato l'Iran di Ahmenadinejhad.Giustamente viene ricordato nell'articolo come l'unico leader di paesi occidentali ad aver addirittura abbracciato Ahmenadinejhad sia stato Prodi.
    Purtroppo, ora anche Obama, sembra voler chiudere gli occhi, in nome di un pseudo realismo che finisce per diventare appeasaemnt

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  2. Alla sinistra in politica interna le serve l'antifascismo per stare a galla.
    In politica estera non ha esitazioni a schierarsi con gente che assomiglia tanto ai vecchi nazisti.
    Questa crisi di identità mi spaventa.
    Allo stato attuale la sinistra mi assomiglia ad un naufrago.
    Il naufrago per soccorrerlo lo devi colpire e fargli perdere i sensi altrimenti ti trascina a fondo insieme a lui.
    Dunque servirebbero uomini in grado di fare questo salvataggio.
    Ma non ne vedo.
    In Italia e nemmeno in molti altri paesi europei.

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